Una 34enne albanese residente a Lecco, Valbona Berisha è stata sottoposta a custodia cautelare dei carabinieri del Ros coordinati dalla DDA di Milano per un suo collegamento con l’Isis.
La donna per recarsi in Siria e arruolarsi nell’Isis aveva abbandonato il marito e due figlie maggiori portando con se suo figlio minore.
A seguito della denuncia di scomparsa fatta dal marito della donna, le indagini del Ros dei carabinieri ha accertato il percorso di radicalizzazione della donna, intervenendo con un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere con finalità di terrorismo internazionale (legge 270 bis del codice penale).
Nelle comunicazioni inviate dal padre all’indirizzo della moglie, in cui chiedeva di far tornare a casa il bambino, emergono dettagli inquietanti, come inquietanti sono le risposte del figlio piccolo che vorrebbe tornare con suo padre, anche perchè è certo della prossima morte per mano della guerra e delle bombe: una libertà negata dalla madre che addirittura, nel periodo di soggiorno in Siria, gli ha cambiato il nome in Yussuf educandolo alla lotta corpo a corpo e addestrandolo per far di lui un vero e proprio combattente dello stato Islamico.
La donna ha provveduto anche alla radicalizzazione del figlio secondo la cultura islamica, facendolo circoncidere.
La donna è stata l’ultima volta individuata a 40 chilometri da Aleppo, ma non ci sono certezze sulle condizioni dei due e se siano ancora vivi.