Avere un cane è un emozione che non tutti possono comprendere: solo chi ne ha uno sa davvero quanto riescono a riempire la vita di una persona.
Basti pensare a chi non ha una famiglia, a un anziano che deve combattere la solitudine ogni giorno… con un cane affianco è tutta un’altra storia. Prendersi cura di un amico a quattro zampe è quasi come avere un figlio che rimarrà con te per sempre.
Il contributo psicologico che danno non passa affatto inosservato. Elizabeth Barrett Browning, una poetessa inglese ottocentesca, trattò proprio questa tematica, facendo capire che anche nei momenti di difficoltà, i cani sono sempre lì per noi. Ricordiamo così, una sua citazione: “Dopo aver avuto il cuore affranto per ore, approfittai del primo momento di solitudine per piangere molto amaramente. All’improvviso una testolina pelosa emerse da dietro il cuscino, premendosi contro la mia faccia, sfregando orecchie e musetto contro di me con sensibile agitazione e asciugando le lacrime a mano a mano che scendevano“.
Scrisse invece Grazia Deledda: “Sentivo i suoi passi, dietro di me, come quelli di un bambino; mi raggiunse mi toccò lievemente col muso per avvertirmi ch’era lì, e come per chiedere il permesso di accompagnarmi. Mi volsi e gli accarezzai la testa di velluto; e subito ho sentito che finalmente anch’io avevo nel mondo un amico”.